In giro sul web ci sono moltissimi articoli “motivazionali” sulle abitudini dei leader di successo, e in particolare sul tema della sveglia e della routine del mattino. Sembra che tutti seguano una stessa regola: sveglia tra le 4,30 e le 6 del mattino. Motivo? Usano quel tempo per produrre: producono, essenzialmente, energia per se stessi, prendendosi del tempo da dedicare ad attività ad alto valore aggiunto che durante il giorno poi non potrebbero seguire. E quindi che cosa fanno? C’è chi come Padmasree Warrior, CEO di NIO, si sveglia alle 4,30 e dedica 1 ora tra email e news per capire l’andazzo della giornata e poi fa 1 ora di esercizio fisico per darsi la carica per affrontare la giornata tra figlio e azienda. Oppure c’è chi come Obie Mckenzie, Managing Director di BlackRock, si sveglia presto per dedicare almeno un’ora del suo tempo a sua moglie perché poi per il resto della giornata non la vedrà. Potrei continuare all’infinito con gli esempi, da Michelle Obama che fa ginnastica tutte le mattine perché le da la carica per la giornata, a Cameron Diaz che dedica più di 1 ora alla sua routine del mattino, tra ginnastica, meditazione e colazione.
Tanto di cappello, svegliarsi presto la mattina e prendersi del tempo per se stessi, perché questo tempo sai che durante il giorno non ce l’avrai mai più. Consapevolezza che mi risuona nel cervello e mi dice che in fondo, tanto distanti da me loro non sono (se non per il successo e gli annessi del successo). Anche io so che una volta uscita di casa non avrò mai più tempo per me per il resto della giornata, e quindi, come loro mi sveglio presto al mattino (e in molti possono testimoniarlo).
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